Protesta la comunità internazionale e a poco sembrano servite le scuse israeliane
di Alfredo Macchi"Restiamo al nostro posto e continuiamo la missione". Il portavoce dell'Onu nel Libano meridionale Andrea Tenenti ribadisce che nonostante gli inviti ad andarsene e i colpi sparati sulle basi da parte delle forze israeliane, per ora nulla cambia. I caschi blu restano in stato di massima allerta nei bunker e con missioni esterne ridotte. Saranno le Nazioni Unite nei prossimi giorni a decidere sul futuro: evacuazione, ridispiegamento o invece, come chiedono alcuni Paesi, ampliamento dei compiti con nuove regole di ingaggio. Cinque attacchi contro l'Unifil in 48 ore hanno sollevato le proteste della comunità internazionale e a poco sembrano servite le scuse israeliane: "Abbiamo sparato a miliziani Hezbollah che si nascondevano vicino alle basi".