Il comandante Gordin: "Lo scontro è entrato in una fase diversa e le forze armate devono essere pronte a una manovra terrestre"
di Luca PesanteCome tutte le fasi più concitate e drammatiche di battaglie prolungate, i bilanci sono diari di morte in continuo aggiornamento. Sale a 51 vittime e oltre 200 feriti il costo umano dei raid israeliani. Numeri che si aggiungono alle quasi 600 persone morte negli ultimi giorni. Le Nazioni Unite hanno annunciato che sono almeno 90mila gli sfollati delle aeree più colpite da missili e raid aerei, soprattutto nella regione della Beckaa, dove Israele ha concentrato gli attacchi contro le postazioni di Hezbollah.
I caccia dell'aeronautica militare hanno colpito finora circa 280 siti militari, ma il ministero della salute di Beirut ha riferito di gravi danni anche a un ospedale pubblico nel sud del paese, nel capoluogo di Nabatiyeì. L'esercito israeliano ha annunciato la mobilitazione di due brigate di riservisti: "Lo scontro è entrato in una fase diversa e le forze armate devono essere pronte a una manovra terrestre", afferma il comandante dell'Idf, Ori Gordin, prefigurando una possibile avanzata verso nord dei reparti di artiglieria. La diplomazia mondiale, riunita nell'assemblea generale delle nazioni unite al palazzo di vetro, si dice preoccupata