"Non lasciamo le nostre posizioni"

Libano, nella base Unifil cresce l'allerta: pattugliamenti interrotti

"Nonostante la preoccupazione, Tajani sottolinea l'importanza della missione di pace dell'Onu anche per il futuro

di Donata Rivolta
01 Ott 2024 - 13:40
01:30 

Massima allerta per il contingente italiano di caschi blu in Libano. Da ieri i 1200 soldati della brigata Sassari, guidati dal generale Stefano Messina, sono fermi nei bunker, tutti i pattugliamenti sono stati sospesi, ma per ora non è prevista l'evacuazione, come avvenne in parte durante la guerra del 2006. "Non lasciamo le nostre posizioni - ha detto il portavoce della missione Andrea Tenenti - i militari israeliani sono entrati in Libano, ma sono tornati indietro, hanno condotto incursioni limitate a ridosso della linea blu".

Ma se la zona dovesse diventare teatro di combattimenti, il piano di evacuazione è pronto, le navi sono posizionate nel porto di Tiro: "Per il momento non cambiano le regole d'ingaggio - dice il ministro degli esteri Tajani - ma gli altri italiani presenti in Libano lascino il paese". Nonostante la preoccupazione, Tajani sottolinea l'importanza della missione di pace dell'Onu anche per il futuro: "Alla riunione dei ministri degli esteri dell'unione Europea - dice - abbiamo proposto di rinforzare il ruolo di quel contingente".

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