"Ci vuole una presenza di una comunità internazionale, seppur ferita", ha aggiunto Andrea Tenenti
"La situazione al momento è molto preoccupante. Negli ultimi giorni, abbiamo subito diversi attacchi. Ci era stato chiesto di lasciare alcune posizioni vicino alla Linea Blu, ma siamo rimasti. Rimanere è importante perché ci vuole una presenza di una comunità internazionale, seppur ferita". Lo ha detto a Tgcom24 il portavoce della missione Unifil Andrea Tenenti.
"È importante riuscire a restare e anche a monitorare quello che possiamo monitorare e riportare al Consiglio di sicurezza. Anche se, al momento, il nostro monitoraggio e le nostre capacità sono molto limitate. La soluzione sarebbe l'implementazione della 1701 (la risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu approvata nell'agosto del 2006, ndr), che sta vivendo un momento molto difficile", ha aggiunto Tenenti.
"La situazione cambia di ora in ora. Il Libano viene bombardato continuamente, i nostri soldati della Brigata Sassari stanno bene, sono all'interno delle loro basi. Lo spirito rimane alto e continuano a essere presenti. La bandiera dell'Onu ancora sventola nel sud del Paese”, ha concluso il portavoce della missione Unifil.