Capo Dipartimento della prevenzione del Ministero della Salute a Tgcom24: "Il grado di attenzione è alto, ma non ci"troviamo a un livello di rischio elevato. Non si tratta di una pandemia"
"Non dobbiamo fare allarmismo, serve una giusta attenzione responsabile per monitorare la situazione ed è quello che stiamo facendo", così Maria Rosaria Campitiello, Capo Dpartimento prevenzione ricerca emergenza sanitaria del Ministero della Salute a Tgcom24 sulla malattia misteriosa in Congo. "Il grado di attenzione è alto, ma non ci troviamo a un livello di rischio elevato, attualmente è ancora basso a livello globale. Non si tratta di una pandemia, è circoscritto. Ma se dovesse evolversi la situazione il ministero dispone di un piano pandemico appropriato". Della patologia, spiega ancora Campitiello, "al momento si sa poco. Sappiamo che è una sindrome simil infulenzale a cui si associa anche l'anemia che però potrebbe essere legata a malnutrizione. I sintomi sono febbre, tosse, naso che cola, stanchezza, dolori muscolari, in alcuni casi più gravi difficoltà respiratorie, e appunto anemia". Ma, in questa fase, non si sa nemmeno se si tratti di un virus o di un batterio. "Non avendo anche chiaro di che patogeno si tratta non abbiamo ancora chiara la potenziale capacità diffusa e nemmeno la letalità che potrebbe essere creata a condizioni preesistenti anche perché le difese immunitarie sono sensibili anche a condizioni igienico-sanitarie non corrette oltre alla malnutrizione". Ma di una cosa la Campitiello è certa: "Il paziente di Lucca sta bene, quindi da questa patologia, qualunque essa sia, si può guarire"