Il premier ungherese a Cernobbio: "È una questione italiana, se vi piace delegare questo tipo di persone è un affare vostro". L'europarlamentare di Sinistra italiana: "Per lui la democrazia è intollerabile"
"Salis nel Parlamento europeo? È strano. È una questione italiana, se vi piace delegare questo tipo di persone è un affare vostro. Dal punto di vista dell'Ungheria è più che sorprendente: venire in Ungheria in modo organizzato e commettere atti di violenza contro cittadini che camminano per strada e poi essere eletti nel Parlamento europeo è nello stile italiano. Non ungherese. È un crimine. Anche se adesso non possiamo perseguirla perché il Parlamento probabilmente le concederà l'immunità”. Così il premier ungherese Victor Orban, al Forum di Cernobbio, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano che effetto gli facesse vedere Ilaria Salis sedere al Parlamento Europe.
Immediata la reazione di Ilaria Salis. "Non mi sorprende che Orban trovi inaccettabile che decine di migliaia di italiani si siano opposti alla sua vendetta contro gli antifascisti eleggendomi al Parlamento europeo. Per lui e per i suoi sodali fascisti in Ungheria e nel mondo, la vera democrazia è semplicemente qualcosa di intollerabile", ha scritto sui social l'europarlamentare di Sinistra italiana, replicando alle dure critiche mossele dal primo ministro ungherese a Cernobbio. "Ascoltate come parla il tiranno della sedicente democrazia illiberale, osservate il suo disprezzo per lo stato di diritto e il principio di presunzione d'innocenza", attacca Salis.
"Come si può avere un processo giusto in un Paese dove il capo del governo, ininterrottamente al potere da 14 anni, si esprime in questo modo?", scrive ancora l'eurodeputata italiana. E sulle parole di Orban che ha definito "stile italiano" quello di eleggere persone che "commettono atti di violenza", Salis ha puntualizzato: "Per parte nostra, l'Italian way di cui siamo orgogliosi è quello che abbiamo ereditato da chi ha combattuto per liberare il nostro Paese e l'Europa dal nazifascismo: la via della giustizia attraverso libertà e uguaglianza, nel rispetto della diversità. Continueremo a lottare per tutto questo. Per Maja, per gli antifascisti, e per tutti coloro dalla parte giusta della storia".