L'orsa era stata uccisa a fucilate la notte del 31 agosto scorso, per la morte dell'animale è indagato un 57enne
di Silvia VadaRischia di finire a processo l'uomo che ha ucciso l'estate scorsa l'orsa Amarena, uno dei simboli del Parco nazionale d'Abruzzo. Chiuse le indagini, il procuratore di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato, contesta al 57enne i reati di uccisione di animali aggravata da crudeltà ed esplosioni pericolose in un luogo abitato. "La giustizia farà il suo corso, anche se non restituirà Amarena ai suoi figli e a questa vita. Ma chi l'ha uccisa deve pagare", commenta l'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa). Amarena è stata uccisa a fucilate nella notte del 31 agosto scorso fuori dal Parco, alla periferia di San Benedetto dei Marsi, in provincia dell'Aquila. L'autore fu subito identificato.