Il primario del centro antiveleni all'ospedale Cardarelli di Napoli: "Le punture vanno trattate con farmaci specifici"
di Alessio CampanaArrivano anche venti chiamate al giorno al centro antiveleni dell’ospedale di Cardarelli di Napoli. Numeri che, se confrontanti con le cento chiamate all’anno che per i casi di punture d’insetti, danno l’idea della psicosi da morsi del ragno violino. Nelle ultime settimane sono stati segnalati casi a Fabriano, Carpi, Latina, con ricoveri in ospedale anche di una settimana. In Salento un ventitreenne è morto un mese dopo il morso: all'inizio pensava fosse una puntura di zanzara poi la zona si è infettata, quando è arrivato in ospedale la gamba era già in necrosi, è morto per uno shock settico e insufficienza multiorgano. Nelle prime 48 ore i segni lasciati dal ragno violino sono simili a quelli della zanzara. A fare il punto sulla situazione è Romolo Villani, direttore del Centro Antiveleni dell'ospedale Cardarelli di Napoli: “Abbiamo esperienza. Sono lesioni che vanno attenzionate, trattate con farmaci assunti in via sistemica, ma sono ben controllate”