Appena arrivata a Roma dalla Francia finì con il padre in un rastrellamento ma per un caso fortuito scampò alla deportazione. Quale sia stata la sua sorte si scopre solo ora, 81 anni dopo
di Alessio CampanaTutti credevano che Gertrude (Trudy) Stricks fosse morta nel lager nazista di Auschwitz. Cercata per decenni, di lei c'erano tracce solo in relazione al padre, Isidor Stricks, cittadino polacco ebreo fuggito in Italia dalla Francia, preso vicino a Roma, deportato e morto nel campo di sterminio. Ma il destino della piccola Trudy era stato diverso: lei si salvò. Per 81 anni, però, tutti la credettero morta: a farla "rinascere" la ricerca di Maria Grazia Lancellotti, preside del liceo romano Orazio, nell'ambito del progetto Il Civico giusto (ilcivicogiusto.com) che si prefigge di scoprire storie di solidarietà e coraggio nell'Italia fascista delle leggi razziali. Così scopriamo che Trudy, allora aveva 5 anni e mentre veniva deportata, fu salvata da una donna. Dopo poco riabbracciò la sua mamma e con lei fuggì negli Usa, dove tuttora vive.