Secondo l'avvocata della donna, la sua assistita soffrirebbe di un grave ritardo cognitivo, per accertare il quale sarebbe necessario un approfondimento che sarebbe invece mancato durante il primo processo
"Per Alessia Pifferi serve una nuova perizia psichiatrica". È il ricorso presentato dal difensore della donna condannata all'ergastolo in primo grado, nel maggio scorso, per avere lasciato morire di stenti la figlia Diana, di neppure 18 mesi. Secondo l'avvocata Alessia Pontenani la sua assistita soffrirebbe di un grave ritardo cognitivo, per accertare il quale sarebbe necessario un approfondimento che sarebbe invece mancato durante il primo processo.