"Se lei mi avesse spintonato probabilmente sarei scappato" ha detto il reo confesso
di Rossella IvoneDavanti al giudice preliminare che ne ha convalidato il fermo, Moussa Sangare, reo confesso dell'omicidio di Sharon Verzeni, appare lucido. Chiede di fumare, descrive in maniera puntuale la notte del 30 luglio, dal suo vagare per le strade della bergamasca fino all'incontro con la 33enne per le vie di terno. "Se lei mi avesse spintonato, probabilmente sarei scappato", spiega. I dettagli emergono ora grazie ai verbali dell'interrogatorio. Sangare riferisce che la ragazza ha urlato, "chiedendo perché e dicendo "sei un codardo, sei un bastardo". Poi - ha aggiunto Sangare - ho ripreso la bici e velocemente mi sono allontanato".