Il punto

Sembra un braccio di ferro quello tra governo e magistratura sui migranti irregolari

Mentre governo e Parlamento approvano leggi volte a garantire il rimpatrio di chi non ha diritto all'asilo, la situazione si complica nei tribunali, dove i giudici bocciano le richieste di trattenimento avanzate dalle questure e rilasciano i migranti dai Cpr

di Federica Terrana
12 Ott 2024 - 12:52
01:34 

Sembra un braccio di ferro quello tra governo e magistratura sui migranti irregolari, con i giudici che - di fatto - contestano le disposizioni del cosiddetto decreto Cutro. E così, mentre governo e Parlamento approvano leggi volte a garantire il rimpatrio di chi non ha diritto all'asilo, la situazione si complica nei tribunali, dove i giudici bocciano le richieste di trattenimento avanzate dalle questure e rilasciano i migranti dai Cpr, che poi spesso fanno perdere le loro tracce.

In Sicilia, da metà marzo a oggi, su 129 richieste di trattenimento, solo il 16% è stato accolto e l'84 per cento respinto. In particolare, nel tribunale di Catania, il 100% delle richieste relative al centro di permanenza per i rimpatri di Pozzallo è stato bocciato. A Palermo la situazione non è migliore, con 83 richieste di fermo rifiutate a fronte di sole 21 convalidate. A dare il via alla lunga sfilza di no era stata Jolanda Apostolico, il magistrato catanese che lo scorso anno, con due diverse sentenze, aveva annullato 10 trattenimenti di cittadini tunisini nel centro per i rimpatri di Pozzallo.

Alla base delle bocciature ci sarebbe l'assenza della motivazione sulla necessità del provvedimento, sulla proporzionalità e sulla impossibilità di fare ricorso alle altre misure alternative. Al centro delle polemiche il decreto Piantedosi che regola anche la gestione dei soccorsi in mare. Decreto finito ora sul tavolo dei giudici della Consulta - su ricorso di una giudice del tribunale di Brindisi - che dovrebbero stabilirne la legittimità.

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