Il killer reo confesso al gip: "Nessun movente,"non so perché l'ho fatto"
di Rossella IvoneInterrogatorio di garanzia per Moussa Sangare, il 31enne che ha confessato l'omicidio di Sharon Verzeni. L'uomo, che era stato denunciato almeno tre volte da sorella e madre, ha confermato le dichiarazioni gli inquirenti rispondendo alle domande dal giudice per le indagini preliminari Raffaella Mascarino.
Sangare ha ripetuto che "non c'era un movente e - ha aggiunto - non so il perché l'ho fatto". Sangare, come ha riferito il suo legale Giacomo May, ha detto al gip di essere uscito di casa con una "sensazione che non so spiegare" e che lo ha spinto "a voler fare del male". Inoltre ha detto che nei giorni prima aveva fatto una sorta di esercitazione anche con una statua.
Sangare è accusato di omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. Ad assistere all’interrogatorio, nel penitenziario di via Gleno, anche il pm che ha coordinato le indagini Emanuele Marchisio