Qualcosa di molto diverso da un carcere; un luogo segreto, di tortura
di Luca PesanteSollevare il velo su decenni di dittatura svanita in un lampo, con la fuga di Assad verso Mosca, significa prima di tutto svelarne gli orrori: come la prigione di Sadnaya, una fitta rete di cunicoli sotterranei poco fuori la capitale, Damasco. Qualcosa di molto diverso da un carcere; un luogo segreto, di tortura, lontano dagli occhi dei passanti, dalle passerelle del regime. Una galleria nel sottosuolo di strumenti di tortura per controllare ogni forma di dissenso, conosciuta fino ad oggi per il macabro passaparola, e oggi esplorata coi telefonini accesi dei primi ribelli entrati in questo angolo di inferno definito - non a caso - il "mattatoio umano" della Siria.