Il ministro degli Esteri ha partecipato alla prima giornata degli Stati Generali della diplomazia culturale
di Enrico LaurelliDa Matera, patrimonio dell'umanità per l'Unesco, capitale europea della Cultura 2019, e nel 2026 capitale mediterranea della Cultura e del Dialogo, parte uno slancio per rendere più visibile e forte la presenza dell'Italia nel mondo, con la sua cultura che punta a diventare un volano per l'economia e per l'azione diplomatica. E' questo il messaggio della prima giornata degli Stati Generali della diplomazia culturale, che hanno visto riunirsi nella città dei Sassi i direttori di quasi tutti gli 88 Istituti italiani di cultura del mondo. Un ruolo che è stato sottolineato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha presieduto la sessione istituzionale dei lavori. "Attraverso la cultura - ha affermato parlando ai direttori - possiamo rinforzare la nostra posizione nel mondo. Vorrei che voi tornaste nelle vostre città avendo linee guida per operare in modo migliore, e utilizzare la nostra cultura per far ricordare che siamo una grande potenza culturale, ma anche come strumento di diplomazia".
"Per il prossimo anno - ha proseguito Tajani - vorrei fosse dato impulso alla presenza dell'Italia con iniziative della diplomazia culturale, ma anche con le celebrazioni dei 2500 anni di Napoli, e la giornata dell'italofonia, che riunisca tutti Paesi italofoni, non solo dove è lingua ufficiale, ma anche quelli dove l'italiano è molto parlato: Malta, Albania, Balcani, Brasile, Argentina, così che la nostra lingua sia strumento di pace, diplomazia, amicizia".