In un'intervista al "Corriere della sera" il critico d'arte rivela di aver dato le dimissioni d'istinto, subito dopo aver ricevuto la lettera dell'Antitrust, che gli contesta di aver continuato a svolgere attività di relatore in conferenze d'arte. Un ruolo incompatibile con la sua permanenza nel governo in base alla legge Frattini sul conflitto di interessi. Ma l'ormai ex sottosegretario Sgarbi annuncia battaglia, pronto a fare ricorso al Tar.