Il gruppo dei conservatori è consapevole di aver fatto la differenza, meno scontati sono gli equilibri futuri nella Commissione bis
di Ida MolaroUna partenza in salita quella della seconda commissione a guida von der Leyen. Vuoi per la difficoltà di far approvare la squadra al completo vuoi per i numeri appena sufficienti per assicurarsi la maggioranza: 370 voti in tutto, 31 in meno di quelli che nello scorso luglio hanno dato via libera al secondo mandato. Decisivo dunque l'appoggio di Fratelli d'Italia che dopo il no alla riconferma di von der Leyen, ha poi deciso di convergere sulla sua commissione dopo aver ottenuto la vicepresidenza esecutiva per Raffaele Fitto. E se dunque il gruppo dei conservatori è consapevole di aver fatto la differenza, meno scontati sono gli equilibri futuri. Lo sa bene la presidente che non a caso pensa a maggioranze variabili da formare di volta in volta sui singoli provvedimenti.