La polemica viene poi smorzata: il militare è "titolare di visto Schengen, non ricercato"
di Francesca RomanelliA scatenare le polemiche è una fotografia di Abdul Ghani al-Kikli, capo della milizia libica Stability Support Apparatus, accanto al ministro libico degli Affari Interni, ricoverato in una clinica romana. Sulla vicenda interviene la segretaria del Pd Elly Schlein: "Vogliamo chiarezza dal governo sul perché sta rendendo questo Paese un porto sicuro per le milizie libiche che spesso sono anche mafie libiche". Al-Kikli, infatti, è accusato di gravi violazioni dei diritti umani. Sono i dettagli successivi a smorzare il polverone iniziale: il militare libico non è ricercato da Interpol o dalla Corte penale internazionale, e sarebbe alle dipendenze del Consiglio presidenziale libico. Inoltre, sarebbe in possesso un visto Schengen rilasciato da Malta, che gli consente di viaggiare in Europa.