Musk prende le distanze da Trump sui dazi, ma il presidente americano tira dritto e minaccia nuove tariffe alla Cina
di Marco OnnemboEcco il testo corretto con titolo e catenaccio, in formato non maiuscolo:
Borse in ripresa dopo tre giorni di crolli, Tokyo segna +6%
Nel mondo persi 10mila miliardi di capitalizzazione. Musk prende le distanze da Trump sui dazi, ma il presidente americano tira dritto e minaccia nuove tariffe alla Cina
Dopo la terza seduta di fila in territorio negativo delle Borse di tutto il mondo, questa mattina i listini provano a reagire. In Asia Tokyo ha chiuso in rialzo del 6%, così come i listini europei che in apertura quotavano tutti in territorio positivo.
Prove tecniche di ripresa, insomma, dopo che nel giro di tre giorni le Borse mondiali hanno perso oltre 10 mila miliardi di dollari di capitalizzazione.
Il crollo del dieci per cento di giovedì e venerdì scorso dello S&P 500 - il principale indice della Borsa americana - è già entrato nella storia: è il quarto più rapido registrato in sole due sedute dalla seconda guerra mondiale, subito dopo il lunedì nero del 1987, il crash di Lehman Brothers e il Covid.
Intanto in America, alleati e finanziatori di Trump iniziano a prendere le distanze dal presidente in merito all'efficacia delle nuove imposte doganali. Tra questi, Elon Musk che avrebbe cercato di convincere personalmente Trump a revocare i dazi, quelli della Cina compresi. Ha postato anche un video dell'economista Milton Friedman in cui spiegava i benefici del libero mercato contro la politica dei dazi.
Ma Trump tira dritto, ribadendo la minaccia di imporre il 50% di tariffe in più alla Cina se entro oggi non rimuoverà i dazi ritorsivi al 34%.
Mentre la BCE si dice pronta ad intervenire, domani - giorno in cui diverrà operativa la seconda ondata di dazi USA nei confronti dell'Europa - sarà resa ufficiale la lista dei prodotti americani che saranno colpiti dai controdazi dell'Unione, con la speranza di non alimentare una escalation commerciale.