Nelle prossime ore il ministro dell'interno, Matteo Piantedosi, riferirà sulla vicenda al Senato
di Alessandro TallaridaUn giallo, un caso giudiziario e anche politico. È sempre più intricata la vicenda Njeem Osama Almasri, il capo delle guardie libiche di Tripoli. Arrestato sabato scorso a Torino, per un mandato di cattura internazionale della corte penale dell'Aja, ieri sera è stato scarcerato e accompagnato con un volo di stato in Libia. Le opposizioni compatte chiedono chiarimenti al governo per la liberazione di un uomo accusato di crimini contro l'umanità.
Una vicenda dai contorni ancora poco chiari, a cominciare dall'aereo dell'intelligence con il quale Almasri è stato riportato in Libia. Sarebbe stato pronto al decollo già diverse ore prima della decisione dei giudici. Il comandante libico sarebbe stato scarcerato per un errore procedurale. Il suo arresto, ha spiegato il procuratore generale, sarebbe infatti avvenuto prima della necessaria comunicazione al ministero di Giustizia, che solo a cose fatte avrebbe dunque ricevuto la documentazione. Nelle prossime ore il ministro dell'interno, Matteo Piantedosi, riferirà sulla vicenda al Senato, mentre per il vicepremier Antonio Tajani l'errore è stato commesso da chi doveva informare il guardasigilli.