L'intervento del direttore editoriale di Tgcom24 sulla vicenda"del capo della polizia giudiziaria libica"rilasciato il 21 gennaio
"Almasri è il capo delle milizie che presidiano Tripoli e proteggono tutte le installazioni, compresa l'ambasciata italiana, e gli impianti di produzione di idrocarburi e di mezzi energetici italiani. Quell'uomo può essere equiparato a un generale o a un ministro, ma la Corte dell'Aja lo considera un criminale e ha emesso per lui tempo fa un ordine di cattura internazionale, che è qualcosa di pretestuoso: viene eseguito, non viene eseguito. Noi rispettiamo la Corte, ma Stati Uniti, Russia, Cina e Paesi arabi, per esempio, non rispettano le sentenze perché le considerano sentenze politiche. Almasri, così potente in Libia, non è arrivato in Italia direttamente, ma passando dalla Germania, che si è guardata bene dall'applicare la sentenza. In Italia, a Torino, è successo qualcosa di grave". Inizia così l'intervento di Paolo Liguori, direttore editoriale di Tgcom24, sul caso del capo della polizia giudiziaria libica, rilasciato il 21 gennaio, dopo essere stato arrestato a Torino.