Sequestrata un'area di oltre 11mila metri quadri: coinvolti altri 15 soggetti, smaltite illegalmente più di 600 tonnellate di rifiuti pericolosi
Due imprenditori del settore edilizio sono finiti sotto inchiesta per traffico illecito di rifiuti a seguito di un’operazione della guardia di finanza di Palermo, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia. Uno degli indagati è stato posto agli arresti domiciliari, mentre per il secondo è stato disposto il divieto di dimora. Entrambi sono stati interdetti dall’attività imprenditoriale per un anno. Nel corso dell’indagine, i finanzieri hanno sequestrato parte del complesso aziendale di due imprese e un’area di oltre 11mila metri quadrati a Partinico, adibita a discarica abusiva. Qui venivano scaricati illegalmente materiali di scarto provenienti da lavori edili, tra cui inerti, rifiuti ferrosi, elettronici, copertoni ed eternit. Le riprese aeree hanno rivelato un'attività costante di livellamento del terreno per occultare i rifiuti. Secondo le stime, durante il periodo delle indagini sarebbero state smaltite oltre 633 tonnellate di rifiuti pericolosi, consentendo agli indagati di ottenere guadagni illeciti risparmiando sui costi di smaltimento regolare.