La crisi economica seguita al colpo di Stato ha portato molti agricoltori a trasformarsi in coltivatori di oppio
Nella remota area di Pekon, in Myanmar, gli agricoltori e le persone sfollate a causa dei combattimenti si stanno dedicando alla coltivazione di fiori di papavero nel tentativo di arrivare a fine mese. "Prima del colpo di Stato, ero solo un normale agricoltore e coltivavo la risaia nel mio villaggio", ha raccontato Aung Hla, fuggito dai combattimenti a Moe Bye. "Dopo il colpo di Stato, non avevamo più lavoro e non riuscivamo a ottenere buoni prezzi dalla vendita del raccolto... Mi sono trasformato così in un coltivatore di oppio." Nel 2024 il Myanmar è diventato il più grande produttore mondiale di oppio, raccogliendo 1.080 tonnellate di narcotico, più del doppio di quanto sia mai riuscito a produrre l'Afghanistan, leader indiscusso della coltivazione dell’oppio prima della repressione del governo talebano.