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Energia, Pichetto Fratin a Tgcom24: "Serve nuovo sistema di calcolo del prezzo"

L'intervento del ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica

08 Gen 2025 - 22:00
10:52 

"Credo che ci siano le condizioni per rimanere sotto i 50 a megawatt ora" per il prezzo del gas e "possiamo lavorare per questo" e per mantenerci sotto questa cifra. A dirlo è stato il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin a Tgcom24.

Il ministro ha poi contestualizzato la situazione: "Sta succedendo, purtroppo, una cosa molto semplice. Da settembre è scattato il timore che si avverasse ciò che nessuno voleva si avverasse e, cioè, che a fine anno venisse chiuso il gasdotto in Ucraina. Questa era dapprima una minaccia, poi è arrivata la conferma. Quindi dal mese di settembre il sistema delle imprese, il sistema dell'energia ha iniziato a cautelarsi. E' chiaro che quando c'è il rischio di avere un'offerta inferiore, in questo caso per alcuni Paesi in modo rilevante (come per Ungheria, Austria e Slovacchia) si è alzato il prezzo. A oggi possiamo dire che non sta più crescendo, anzi si è abbassato un po'".

Ma è già speculazione pura? "E' una speculazione di mercato ordinaria, è un ordinario aumento del prezzo a causa di una guerra", sottolinea il ministro a Tgcom24. E sul tema del tetto al prezzo del gas ricorda: "Ho fatto la trattativa del dicembre 2022 per arrivare al price cap a 180 euro al megawattora: in quel momento, quel tetto massimo ebbe l'effetto di fermare quelli che volevano tornare a 350 euro. Finora non possiamo parlare di speculazione finanziaria, il tetto serve qualora dovesse scattare. Ecco il significato di price cap".

Per quanto riguarda, poi, il prezzo dell'energia elettrica che dipende molto dal gas, "questo - afferma il ministro dell'Ambiente a Tgcom24, - è uno dei temi che l'Ue deve proprio porsi, perché ingestibile da ogni singolo Paese: serve un nuovo e moderno sistema di calcolo del prezzo dell'energia elettrica. Perché oggi questo è strettamente legato al gas e a un criterio che riguarda l'impianto meno efficiente. Ciò significa squilibrare l'attuale equilibrio. Ci sono produttori che producono a prezzo molto più basso, bisogna trovare l'equilibrio tra costoro e il prezzo più alto tra alcuni sistemi di produzione come il termoelettrico e l'eolico offshore. E' fondamentale. E poi bisogna dare continuità".

Da qui si passa al tema del nucleare. "La previsione di tutti gli analisti - riprende il ministro Pichetto a Tgcom24 - è che nel prossimo ventennio la domanda di energia raddoppierà. Basti pensare a quanta ne stiamo utilizzando in questo momento, quanta ne consumano i data centre e quanta ne servirà per l'Intelligenza Artificiale". 

E' allora il nucleare al futuro? "La piattaforma sul nucleare sostenibile che ho istituito al ministero ha fatto un'analisi complessiva. Abbiamo definito un disegno di legge delega da portare in parlamento, che viene esaminato in questi giorni a livello tecnico giuridico dalla struttura; poi arriverà in Consiglio dei ministri e in parlamento. Significa oggi creare le condizioni perché appena ci siano questi nuovi strumenti, si parla di piccoli moduli di produzione di nucleare e non le grandi centrali, si deciderà se sarà più conveniente questo strumento, il fotovoltaico o l'eolico, ma quello strumento può dare energia in modo continuo e quindi garantire una gestione corretta. Questa è la condizione a oggi. E a oggi è un dovere verso il futuro", conclude.

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