Mentre si cerca una tregua, le operazioni militari israeliane si intensificano nel sud della Striscia
di Alfredo MacchiEra l'ultimo ospedale funzionante nel nord della Striscia di Gaza. I caccia israeliani hanno bombardato nella notte il centro medico Battista Al Ahli a Gaza City, mentre medici e infermieri si affrettavano ad evacuare centinaia di pazienti secondo gli ordini impartiti dall'esercito.
Un bambino sarebbe morto durante il trasporto per l'interruzione delle cure intensive mentre fonti dell'ospedale spiegano che è stato completamente distrutto il pronto soccorso e l'area delle sale chirurgiche. Il nosocomio gestito dalla Diocesi di Gerusalemme, è stato colpito proprio alla vigilia della giornata della ricorrenza dell'ingresso di Gesù nella Città Santa.
L'esercito israeliano sostiene che l'attacco ha preso di mira un centro di comando di Hamas che si trovava nell'ospedale e che era stato diramato un ordine preventivo di evacuazione.
Intanto nella parte sud della Striscia è stata completamente circondata la città di Rafah per quella che gli israeliani annunciano come una resa dei conti definitiva con i terroristi di Hamas.
La 188ª Brigata Corazzata sta intensificando le operazioni nel corso delle quali le truppe avrebbero eliminato decine di terroristi, localizzato e demolito tunnel, infrastrutture e posti di osservazione comprese trappole esplosive.
Nonostante il crescendo dei combattimenti la diplomazia cerca ancora la strada di un accordo per la tregua e la liberazione degli ostaggi. Il presidente egiziano Al Sisi è a Doha per incontrare l'emiro del Qatar Al Thani. Pronta la bozza di una nuova possibile intesa.