Dalla forma inconfondibile

Giandujotto verso l'IGP

Il cioccolatino torinese sarà riconosciuto come prodotto del territorio

di Marco Graziano
14 Mar 2025 - 22:32
01:29 

Il suo profumo deve essere intenso di nocciola tostata, deve contenere tre ingredienti e solo tre, cioè nocciole, zucchero e una buona dose di cacao, e la sua forma deve essere quella inconfondibile a prisma triangolare che ricorda il cappello di Gianduja - la maschera simbolo del carnevale di Torino. Ebbene sì, stiamo parlando proprio di lui, del Giandujotto, quello che è stato al centro di un'annosa disputa tra uno dei colossi svizzeri del cioccolato e i maitre cioccolatieri torinesi, da sempre gelosamente affezionati alla storica ricetta, tanto da richiederne l'Indicazione Geografica Protetta.

La ricetta del Gianduiotto, secondo le storiche cioccolaterie torinesi, può essere una e una soltanto, quella che non vuole il latte. Non la pensano così gli svizzeri che il latte invece lo vogliono, tanto da aver osteggiato l'iter - tutto sabaudo - dell'IGP che però qualche giorno fa è stato ufficialmente e pubblicamente annunciato come ormai compiuto: il giandujotto torinese sarà riconosciuto come prodotto del territorio.

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