L'incremento dovrebbe valere circa 20 miliardi di euro
di Ida MolaroCi vorrà più o meno un mese perché l'accordo venga siglato ufficialmente, ma la linea italiana sullo scorporo delle spese militari dal patto di stabilità ha già ottenuto l'approvazione informale di Bruxelles. Il che significherà poter rispettare il trattato - sollecitato soprattutto dagli Stati Uniti - che prevede per ogni Paese membro della Nato un investimento annuale in armamenti pari al 2,5 per cento del Pil. Fondi necessari - sottolineano i vertici dell'alleanza atlantica - a integrare i sistemi operativi degli Stati aderenti. Per l'Italia, che dal 2023 ad oggi ha incrementato di anno in anno la quota fino a raggiungere una media dell'1,3 per cento del prodotto interno lordo - con una percentuale dell'1,56 nel 2024 - l'aumento dovrebbe valere circa 20 miliardi di euro.