Tre stabilimenti e una spiaggia libera potrebbero essere interdetti ai bagnanti
di Andrea Noci"Questo è il cimitero delle navi, negli anni ne sono affondate parecchie". Dalla spiaggia si fanno i selfie. Lei, la Guang Rong, cargo con bandiera cipriota è così da più di 50 giorni, piegata su un fianco, incagliata a pochi metri dalla spiaggia di Marina di Massa.
Delle 102 tonnellate di gasolio a bordo ora non c'è più neanche una goccia, perché dopo quasi due mesi sono terminate le operazioni di bonifica. Adesso però si apre un'altra fase altrettanto delicata: quella in cui dovrà essere recuperato il carico di diverse tonnellate di scarti di marmo e rimossa l'imbarcazione.
"Una volta alleggerito il carico dai detriti, con un rimorchiatore la portano via", spiegano i tecnici. Ma servirà più di un mese per valutare i progetti e affidare l'incarico, poi settimane di lavoro per spostarla da dov'è, meteo permettendo.
La nave, che lo scorso 28 gennaio si è schiantata contro il pontile di Marina di Massa distruggendolo, rischia di diventare l'incubo dell'estate massese. Così vicina alla costa, per questioni di sicurezza non è possibile fare il bagno. Per tre stabilimenti balneari e una spiaggia libera potrebbe scattare il divieto di balneazione. C'è paura per la stagione estiva tra i gestori, che chiedono di impedire la balneazione solo intorno alla nave, recintandola con delle boe.
Risposte potrebbero arrivare a inizio aprile, dal tavolo tra la Capitaneria, il Comune di Massa e i gestori degli stabilimenti balneari. Le indagini della Procura per naufragio colposo intanto vanno avanti. Se il proprietario dell'imbarcazione dichiarasse la perdita totale, toccherà all'assicurazione sborsare il denaro necessario a risarcire chi è stato danneggiato e a sostenere ogni altra spesa, come la ricostruzione del pontile.