Fermato un tunisino 40enne. Il dramma si è consumato in un palazzo abbandonato nel centro cittadino, già noto per occupazioni abusive
di Alessandro OngaratoUna donna italiana di 32 anni è stata sequestrata per cinque giorni e ripetutamente violentata, presumibilmente da più uomini, all'interno di un edificio abbandonato nel pieno centro di Mestre. La vittima è riuscita finalmente a fuggire e a chiedere aiuto.
Solo le sue grida disperate hanno attirato l'attenzione dei clienti di un locale nelle vicinanze, che hanno immediatamente allertato le forze dell'ordine.
Grazie ad alcune testimonianze, è stato identificato e fermato uno dei presunti responsabili delle violenze: un tunisino 40enne, irregolare sul territorio italiano, che ora si trova in carcere.
Non è ancora chiaro che tipo di rapporti avesse l'uomo con la vittima, sebbene sembri che i due si conoscessero, entrambi alla continua ricerca di un luogo dove trascorrere la notte. Il palazzo abbandonato, ex sede di una compagnia telefonica, è da tempo teatro di occupazioni abusive nonostante i numerosi sgomberi effettuati in passato.
Il risultato, purtroppo, è sempre lo stesso: le recinzioni ripristinate vengono subito divelte e gli abusivi - immigrati e tossicodipendenti - ritornano ad occupare l'edificio.
A Mestre commercianti e abitanti chiedono interventi efficaci e urgenti. "La città è cambiata, non è più sicura", lamentano i residenti.
L'assessore alla sicurezza di Venezia, Elisabetta Pesce, ha dichiarato che l'amministrazione comunale sta lavorando a nuove misure per affrontare la situazione.
Solo pochi giorni fa, sempre a Mestre, si era verificato un altro grave episodio di violenza: gli abusi su una bambina di 11 anni, aggredita nella propria casa da un violentatore seriale italiano, ora detenuto nel carcere di Gorizia.