La comunità internazionale condanna con fermezza l'ennesimo atto di terrore
di Luca PesanteSale a 32 morti, tra i quali diversi bambini, e almeno 80 feriti, tra cui numerosi in condizioni disperate, il bilancio dell'attacco missilistico russo sulla città di Sumy, a cui si somma quello - avvenuto in contemporanea - a Kupyansk, costato la vita a due donne. La costante degli attacchi di Mosca - ribadita senza sosta in oltre 3 anni - è di avere nel mirino non solo strutture militari ed energetiche, ma anche i civili. A Sumy sono stati colpiti gruppi di fedeli che andavano a messa nella Domenica delle Palme. Immediata la dura reazione di Kiev.
"Si tratta di terrorismo. Solo un farabutto può fare questo", dice Zelensky riferendosi a Vladimir Putin e invitando la comunità internazionale a reagire compatta. Da Washington si registra un duro, e inedito se si considerano gli ultimi tre mesi, attacco degli Stati Uniti alla Russia. È proprio l'inviato americano per l'Ucraina, Keith Kellogg, a definire il raid a Sumy "oltre qualsiasi linea di decenza". Soltanto poche ore fa teneva banco la proposta formulata al Cremlino e poi ritrattata proprio da Kellogg, di dividere il paese in tre aree, sullo stesso schema che vide Berlino spartita a tavolino dopo la Seconda Guerra Mondiale. Proposta rifiutata sia da Kiev che da Mosca.
Le reazioni ai bombardamenti della Domenica delle Palme arrivano da governi e istituzioni di tutto il mondo. Giorgia Meloni parla di un "vile attacco, contrario a qualunque impegno di pace". La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen torna a chiedere "misure energiche per far rispettare il cessate il fuoco". "Tutti sanno che è solo la Russia a volere questa guerra", scrive su X Emmanuel Macron, che poi aggiunge: "Oggi è chiaro che solo la Russia vuole continuarla".