La situazione rimane critica, la prognosi è sempre riservata
di Tito GilibertoA tratti con l'aiuto di una mascherina, Papa Francesco nei momenti più difficili alterna periodi di ossigenoterapia e di ventilazione meccanica. Ma non è mai stato intubato in oltre due settimane di degenza al Policlinico Gemelli di Roma. La situazione rimane critica, la prognosi è sempre riservata. Occorreranno alcuni giorni per valutare le conseguenze della crisi di broncospamo di venerdì, quando è scattata una procedura immediata di aspirazione per liberare le vie respiratorie da un pericoloso rigurgito. Sono state ore di fortissima preoccupazione. Per fortuna, il Papa non ha febbre e "non mostra leucocitosi", cioè i globuli bianchi rimangono stabili.
"Il Pontefice è in grado di muoversi e camminare", precisano dalla Sala Stampa vaticana. Nei piccoli spostamenti, si appoggia a un bastone. Si alimenta con cibi solidi. "La notte è stata tranquilla", recita il comunicato di questa mattina.