Il caso

Pensioni, è giallo sull'aumento dell'età per l'uscita dal lavoro

Un enigma che ha tenuto banco per ore

di Giuliana Grimaldi
10 Gen 2025 - 13:41
01:29 

Pensioni, è giallo sull'età per l'uscita dal lavoro. Un enigma che ha tenuto banco per ore. Tutto è iniziato con la denuncia della Cgil: dal 2027 serviranno 67 anni e tre mesi per la pensione di vecchiaia, non più 67 anni tondi. Il sindacato di Landini ha lanciato l'allarme dicendo che l'Inps avrebbe già calcolato le pensioni con i nuovi requisiti. Non solo. Dal 2029 l'asticella si sarebbe alzata ulteriormente a 67 anni e cinque mesi. Anche per la pensione anticipata, ci sarebbe una tegola in arrivo: 43 anni e un mese di contributi nel 2027, che sarebbero diventati 43 anni e tre mesi nel 2029. A rischiare sarebbero soprattutto i nati nel 1960, i baby boomers già esclusi da Quota 100. E si profila anche lo spettro di nuovi esodati: lavoratori con scivoli e accompagnamenti che potrebbero restare scoperti per mesi. 

L'Inps è corso ai ripari con una smentita secca: "Nessun nuovo requisito, le certificazioni seguiranno le tabelle attuali". Ma ha per ora messo in manutenzione il simulatore online per calcolare la data di maturazione della pensione.

Il dibattito resta acceso, con la Lega che tuona contro l'ipotesi di ritocchi all'insù. Il giallo si infittisce guardando i documenti ufficiali. Il 25° Rapporto della Ragioneria dello Stato non prevede incrementi per il 2027. Ma c'è un precedente inquietante: lo scorso ottobre il presidente dell'Istat Chelli aveva ipotizzato proprio questi aumenti legati all'aspettativa di vita.

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