"Non usate il nome di mio figlio come scusa"
di Roberta Fiorentini"Quando ci sono persone che fanno manifestazioni per chiedere giustizia e verità per mio figlio, non devono fare casino né cose brutte. Per favore, fate manifestazioni con calma, nelle quali si cammina e basta, pacifiche". Con queste parole, Yehia Elgaml, padre di Ramy, ha preso le distanze dagli scontri avvenuti ieri a Roma e Bologna nei cortei organizzati dal Coordinamento Antirazzista italiano in memoria del 19enne morto a Milano lo scorso 24 novembre durante un inseguimento con i carabinieri.