Emilia-Romagna, De Pascale: "Più che investimenti, per ricostruire serve la sburocratizzazione"

"C’è bisogno di un passo radicale, lo dico senza nessuna polemica con il governo Meloni da quando mi sono insediato, ci siamo visti, ci siamo parlati, ci sono state opinioni divergenti anche con la Regione e il governo, all’indomani dell’alluvione che di sicuro non hanno portato bene a nessuno. Il risultato è che si è fatto meno di quello che si doveva fare complessivamente". Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale, racconta a Tgcom24 la difficile situazione dei borghi e dei paesi in via di ricostruzione dopo le recenti alluvioni. 

"Ora stiamo lavorando notte e giorno con il commissario Curcio. Per cambiare passo radicalmente, dobbiamo realizzare opere con una velocità nuova non possiamo scaricare le responsabilità sui comuni. Il sindaco di Modigliana, paese devastato dalle frane, è un eroe. Ma il Comune non si può far carico da solo di gestire una situazione come quella che è capitata nel suo territorio".

Infine, conclude De Pascale, "in questo momento c'è da lavorare non tanto sui finanziamenti, quanto sulla semplificazione, la sburocratizzazione e la velocizzazione delle procedure. Ora il governo ha stanziato più risorse di quelle che la procedura che è stata identificata sta distribuendo. Io dico anche che bisogna recuperare fiducia. Ai cittadini e alle imprese che hanno perso la speranza, dico che stiamo lavorando per migliorare le procedure".