Un quarto di secolo di deriva autoritaria
di Luca PesanteSono passati 25 anni da quel 26 marzo del 2000 che vide Vladimir Putin eletto per la prima volta al Cremlino. Un quarto di secolo che ha visto la Russia cambiare radicalmente, sotto una deriva autoritaria che ha ormai trasformato le presidenziali russe in un evento di regime per rafforzare il suo controllo sul Paese. Quando vinse le elezioni del 2000 Putin era già presidente ad interim. Quelle del 2024 sono state infatti elezioni macchiate da accuse di brogli, da un opaco voto elettronico e dal fatto che le urne fossero aperte persino nelle regioni ucraine occupate dalle truppe russe. Elezioni ufficialmente vinte da Putin con quasi il 90% dei voti. In una Russia in cui tutti i principali oppositori sono in esilio o ingiustamente dietro le sbarre. O sono morti, come Aleksey Navalny e Boris Nemtsov. Una Russia in cui schierarsi contro la guerra in Ucraina ordinata da Putin può costare fino a 15 anni di reclusione.