Stop al gas russo, cosa cambia per l'Italia

Dopo aver aperto sopra i 50 euro a megawattora, un livello che non si vedeva dall'ottobre 2023, il prezzo del gas sulla borsa di Amsterdam resta in tensione. A generare il rialzo lo stop definitivo al transito del gas russo in Europa, dopo il mancato rinnovo del contratto di transito via Ucraina tra Gazprom e Kiev che scadeva a fine 2024. La Direzione generale per l'Energia della Commissione europea ha fatto sapere che l'Unione europea non ha particolari preoccupazione dello stop al flusso di gas via Ucraina. "Il sistema si era già preparato a questa ulteriore interruzione che era annunciata da tempo", ha spiegato il presidente di Arera, Stefano Besseghini. "Certo, è probabile che questo nuovo stop provochi qualche pressione nella risalita dei prezzi, ma sarà soprattutto quella parte dell'Europa dell'Est ancora dipendente dal gas russo, a cominciare dalla Slovacchia, a scontare i maggiori rialzi. Per cui come Italia esporteremo più gas verso quelle aree come abbiamo fatto con l'Austria negli ultimi mesi, ma non ci saranno impatti diretti sulle nostre forniture". Passando alla situazione della penisola, Besseghini ha sottolineato che "bisognerà guardare a quello che accadrà con le temperature tra la seconda metà di gennaio e gli inizi di febbraio".