"Viveva nella fantasia", si legge nel testo della perizia
di Alessandra RollaViveva tra realtà e 'fantasia', voleva rifugiarsi in un mondo fantastico, che lui chiamava della 'immortalità', e per raggiungerlo nella sua mente era convinto di doversi liberare di tutti gli affetti. Così, nella perizia psichiatrica, si cerca di dare una spiegazione alla terribile strage messa in atto nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre dal 17enne che ha ucciso con 108 coltellate il padre, la madre e il fratello di 12 anni nella loro villetta a Paderno Dugnano, nel Milanese. L'accertamento ha stabilito che il ragazzo, ora 18enne, era parzialmente incapace di intendere e di volere quando sterminò la famiglia dopo la festa di compleanno del papà.