"premio" all'omicida

Uccise la moglie Giulia a Sassuolo, la famiglia di lei: "Lo Stato ci chiede le tasse su un risarcimento mai ricevuto"

L'assassino della figlia è libero grazie a un "premio", mentre l'Agenzia delle Entrate chiede 6mila euro di tasse sul risarcimento, che la famiglia della vittima ha ricevuto in minima parte

di Roberta Fiorentini
26 Feb 2025 - 21:36
01:28 

Giulia Galiotto, 30 anni, di Sassuolo, fu uccisa a colpi di pietra dal marito Marco Manzini, che ne gettò il corpo nel fiume Secchia per simularne il suicidio. Il cadavere della donna venne scoperto dopo giorni e l'uomo fu condannato per omicidio a 19 anni e 4 mesi di carcere. Nel 2022 arriva la possibilità di iniziare a saldare il suo debito con la famiglia della moglie: per buona condotta ottiene la semilibertà e riprende a lavorare.

Dopo il dramma familiare, la beffa dello Stato: ai parenti di Giulia una sentenza ha riconosciuto un risarcimento di un milione e duecentomila euro. L'assassino, scontata la pena in carcere, non ha pagato. Eppure il fisco ora esige dai genitori e dalla sorella della vittima il pagamento di 6000 mila euro di tasse.

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