Gli hacker filorussi sono impegnati sul fronte virtuale del conflitto
di Fabio NuccioNon si combatte solo sul campo la guerra in Ucraina. Dall'inizio del conflitto, infatti, si è scatenata una battaglia ibrida, avviata dagli hacker filo-Cremlino, che sin dai primi giorni dell'attacco russo hanno lanciato una vera e propria offensiva contro l'Europa e l'Italia. Il 24 febbraio del 2022, nel giro di poche ore, fu registrata nel nostro Paese un'impennata del 55% di attacchi cibernetici verso istituzioni e soprattutto imprese: furti di dati, blackout di portali, ma anche operazioni di cyber spionaggio e di disinformazione. I dati della polizia postale - riportati da Il Sole24ore - sono illuminanti. Nel 2021 gli attacchi erano stati 5.509, saliti a 13.592 nel 2022, con l'inizio della guerra, per poi attestarsi a 12.101 nel 2023 e 12.058 nel 2024. Dall'inizio del conflitto l'Italia ha dunque subito ben 37.751 cyber incursioni. Difficile quantificare i danni.