L'etologa, pioniera con i suoi studi scientifici sui primati, è stata accolta al Tacugama Chimpanzee Sanctuary, in Sierra Leone
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L'avanzare dell'età non ha mai fatto scemare l'amore per i suoi scimpanzé. Così Jane Goodall, 84 anni, 27 anni dopo la sua prima visita, è tornata al Tacugama Chimpanzee Sanctuary, in Sierra Leone, fondato nei primi Anni Novanta dai suoi vecchi amici Bala Amarasekaran e sua moglie Sharmila. Goodall, londinese di nascita, è la pioniera degli studi scientifici sugli scimpanzé negli Anni Sessanta. Il suo lavoro per 40 anni si è incentrato proprio sulla vita sociale e familiare di questi primati. Attualmente dirige l'organizzazione "Jane Goodall Institute", che ha uffici in diversi Paesi e si occupa dello studio e della protezione dei primati in alcune zone del mondo.
"Ciò che serve veramente per proteggere gli scimpanzé è qualcuno che ha passione e cuore per creare un santuario, proprio come ha fatto Bala in Sierra Leone", ha affermato Jane Goodall all'agenzia Reuters, dopo aver ricevuto da presidente della Sierra Leone Julius Madaa Bio l'Ordine del Rokel, la più alta onorificenza della Sierra Leone.
Il Paese africano ospita circa il 10% dei circa 55.000 scimpanzé in libertà in natura. Il Tacugama Chimp Sanctuary si trova in una zona di foresta pluviale incontaminata, vicino alla capitale Freetown. Qui la maggior parte degli scimpanzé arriva malnutrita e abbandonata, spesso traumatizzata dalla separazione dalla famiglia.
Alcuni vengono ricoverati e curati per ferite da fucili da caccia o da machete, vittime dei bracconieri. Oltre alla caccia illegale, la deforestazione e la malattia rappresentano per gli scimpanzé gravi minacce alla loro sopravvivenza.