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Abruzzo, salvato orso di tre mesi trovato senza mamma

Il cucciolo è stato visto mentre si accingeva ad attraversare una strada che porta al Comune di Villavallelonga (L'Aquila) ed è stato portato al sicuro dalla Forestale

24 Mag 2015 - 10:28

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Un orsetto di tre mesi è stato avvistato dentro la Zona di Protezione Esterna del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm), in località Prati d'Angro, mentre tentava di attraversare una strada che porta al Comune di Villavallelonga (L'Aquila). Immediato l'intervento del Corpo forestale dello Stato che, prima di catturarlo, ha monitorato a distanza tutti gli spostamenti dell'esemplare nella speranza di avvistare la sua mamma. Invano. Il cucciolo, di tre chili e fortemente disidrato, è stato allora portato nel Centro di Recupero Fauna di ‪Pescasseroli‬ (L'Aquila). Nella stessa area del recupero, rinvenute carcasse di lupi e volpi avvelenati.

Abruzzo, salvato orso di tre mesi trovato senza mamma

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Ancora poco chiari i motivi che hanno spinto il piccolo ad avventurarsi solo e spaurito verso la strada. Testimoni raccontano che si muoveva nei luoghi che probabilmente frequentava con la mamma, quasi ad aspettarne la ricomparsa. Gli uomini della Forestale continuano, pertanto, a cercarla. Così, nel frattempo, nell'area di ritrovamento del cucciolo, è stata scoperta anche la carcassa di un lupo, immediatamente trasferita presso l'Istituto zooprofilattico sperimentale di Avezzano, per stabilirne le cause.

In quegli stessi posti, a marzo, erano state scoperte le carcasse di dieci volpi morte per avvelenamento. Per questo è stato disposto dal Comando Regionale per l'Abruzzo sia l'intervento del Nucleo Cinofilo Antiveleno della Forestale, per la bonifica della zona al fine di accertare la presenza di eventuali bocconi avvelenati, sia del Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale dell'Aquila per seguire i successivi sviluppi investigativi.

Intanto, l'orsetto è al sicuro nel Centro di Recupero Fauna di Pescasseroli (L'Aquila): i veterinari che lo tengono in cura hanno riscontrato una condizione di forte disidratazione e affaticamento.

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