L'IDEA DEI RICERCATORI AMERICANI

Animali, un'arca di Noè sulla Luna per salvare le specie a rischio

Si tratta di un deposito con campioni di cellule di gran parte degli esemplari del nostro pianeta. Già iniziati i test per valutare la fattibilità

31 Lug 2024 - 18:20
 © Ansa

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Come salvare le specie animali a rischio? Realizzando un'arca di Noè sulla Luna, ossia un deposito per conservare campioni di cellule di gran parte delle specie del nostro pianeta: è l'idea lanciata da un gruppo di ricerca dell'Istituto Smithsonian a Washington (Stati Uniti) e pubblicata sulla rivista BioScience. L'obiettivo è preservare la biodiversità della Terra. 

Il deposito enorme con semi di piante

 Stiamo perdendo specie animali a una velocità record. Il nostro pianeta si sta rapidamente scaldando e le tensioni politiche non accennano a trovare reali soluzioni. Elementi che hanno spinto i ricercatori già in passato a realizzare una banca dei semi in una delle Isole Svalbard, in Norvegia, un mega deposito con milioni di semi di piante provenienti da tutto il mondo.

Il deposito con i campioni delle specie animali sulla Luna

 Ora si guarda ancora più in là: la Luna, dove realizzare un deposito con campioni crioconservati delle specie animali più a rischio. Le aree polari lunari offrono temperature costantemente basse, quasi -200C, l'ideale per mantenere i campioni congelati senza bisogno di alcun intervento umano e lontano da qualsiasi rischio di cambiamenti climatici.

"Ovviamente non potrà essere realizzata nel giro di poco tempo, ma è sicuramente un'ottima idea", ha commentato Andrea Viviano, dell'Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri del Consiglio Nazionale delle Ricerche. "Serviranno anni, forse decenni, prima di avere le tecnologie per realizzarla ma sicuramente stiamo andando in quella direzione. Inoltre, servirà obbligatoriamente un coinvolgimento globale, ossia di tutte le realtà politiche in modo trasversale", ha aggiunto. 

L'idea è realizzabile? I test

 I proponenti intanto hanno realizzato alcuni primi test a terra per verificarne la fattibilità, usando campioni organici di gobide stellato (un pesce del Pacifico) e in futuro faranno nuovi test di conservazione anche a bordo della Stazione Spaziale Internazionale e lavoreranno allo sviluppo di contenitori progettati per conservare i materiali nel tempo.

"La proposta ha anche il merito di poter avere un grande impatto sull'opinione pubblica, un messaggio per sensibilizzare sui gravi effetti che stiamo producendo sulla biodiversità del nostro pianeta", ha concluso Viviano.

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