Da Avellino a Teramo a Lecce, dal Siracusano a Ferrarese, molti sindaci hanno varato provvedimenti (o stanno pensando di farlo) per scontare le tasse locali a chi si porta a casa un animale dai canili comunali
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Niente Tares a chi adotta un cane: l'iniziativa, che segue molte altre dello stesso genere prese nelle ultime settimane in tutta Italia, arriva da Avellino. La giunta del Comune irpino ha infatti approvato la concessione di incentivi a chi adotta un cane ospite del canile: il contributo sarà pari alla quota di Tares della famiglia, per un massimo di 700 euro l'anno.
Il provvedimento, ha spiegato l'assessore all'Ambiente, Giuseppe Ruberto, mira a ottenere "un maggiore coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni nel contrasto al fenomeno del randagismo. Siamo infatti fermamente convinti che favorire iniziative di 'cittadinanza attiva' sia indispensabile per un'efficace gestione dei sevizi di pubblico interesse", pensando anche alla creazione di "una struttura recettiva che non abbia le caratteristiche di un luogo di reclusione, ma nella quale gli animali possano interagire costantemente con le persone e con l'ambiente che li circonda".
In precedenza molte altre città italiane avevano adottato provvedimenti simili per favorire l'adozione dei randagi: a Teramo il Comune ha dato un primo sì e si attende la decisione definitiva; a Lecce la Tares per chi accoglie in casa un cane del canile non viene totalmente abolita ma scontata di 300 euro per il biennio 2014-2015; a Solarino, nel Siracusano, viene erogato un contributo pari all'ammontare della Tares per un massimo di 750 euro l'anno. A Bondeno, nel Ferrarese, la giunta ha infine in programma l'esenzione totale per chi adotta uno dei 23 cani ancora ospitati nel canile della Lega nazionale del cane di Ferrara.