è allarme sanitario

California, leoni marini spiaggiati perché malati aggrediscono i bagnanti

Volontari all'opera per tentare di salvare gli esemplari in preda a convulsioni per colpa di un'alga della quale è in corso la fioritura anticipata

09 Apr 2025 - 17:56
1 di 10
© Afp
© Afp
© Afp

© Afp

© Afp

Alcuni bagnanti hanno riferito di essere stati attaccati da leoni marini sulle spiagge della California, precisando di averli visti improvvisamente diventare "disorientati" e "aggressivi". La Bbc racconta che un surfista, attaccato al largo della costa della California meridionale, ha voluto indagare sull'insolito comportamento degli animali scoprendo che il leone marino soffriva di tossicosi da acido domoico, una condizione neurologica causata da una fioritura algale nociva. È uno delle decine di animali malati avvistati di recente sulle spiagge della California, molti dei quali soffrono di sintomi come convulsioni o letargia intensa. La tossina spesso porta alla morte.

Per salvare i leoni marini malati, da qualche settimana, sono attivi volontari del CIMWI (Channel Islands Marine & Wildlife Institute), in particolare a Oxnard. Si sospetta che centinaia di leoni marini e oltre 100 delfini, insieme a uccelli, siano rimasti avvelenati dall'ingestione di pesci che si sono nutriti di alghe tossiche lungo la costa della California meridionale nelle ultime settimane.

Questo è il quarto anno consecutivo di fioritura algale dannosa per l'acido domoico: il timore è che possa diventare un evento stagionale. La fioritura di alghe è iniziata prima del tempo quest'anno e si è diffusa per circa 600 chilometri lungo l'iconica costa della California meridionale.

Sebbene gli attacchi di leoni marini alle persone siano rari, gli esperti affermano che il numero di animali ammalati dalla fioritura di alghe tossiche sembra essere in aumento. John Warner, Ceo del Marine Mammal Care Center di Los Angeles, che cura le vittime dell'alga tossica, ha dichiarato alla Bbc che questi animali non sono "naturalmente aggressivi né attaccano realmente le persone", ma che le tossine influenzano il loro comportamento.

"Reagiscono al fatto di essere malati", ha spiegato. "Sono disorientati e, molto probabilmente, la maggior parte di loro ha convulsioni, quindi i loro sensi non sono pienamente funzionali come al solito e agiscono per paura". Tuttavia Warner ricorda che si tratta pur sempre di animali selvatici e che "sarebbe meglio tenersi a distanza di sicurezza".

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri