© Twitter / @IUSAeu
© Twitter / @IUSAeu
Dopo oltre un mese di esami necroscopici, i veterinari dell'Istituto universitario di Salute animale e Sicurezza alimentare, hanno scoperto le cause della morte del cetaceo: pietra d'ambra da 9 chili
© Twitter / @IUSAeu
© Twitter / @IUSAeu
E' durato oltre il mese il mistero del capodoglio rinvenuto spiaggiato sul lido di Nogales a La Palma, Isole Canarie. Alla fine i veterinari dell'Istituto universitario di Salute animale e Sicurezza alimentare locale hanno trovato la causa del decesso del mastodontico cetaceo: una pietra d'ambra grigia dal peso di nove chili e dal diametro di 60 centimetri, che, rimasta incastrata nell'intestino, molto vicino al colon distale, provocando l'ostruzione del transito intestinale. Si tratterebbe di "una secrezione biliare indurita, una pietra simile a un calcolo renale, che ha un alto valore nel settore dei profumi", come riporta il report scientifico. Infatti, quella pietra varrebbe almeno 500mila euro. Un vero tesoro... mortale.
Il capodoglio era stato rinvenuto spiaggiato nelle Isole Canarie, a Nogales, La Palma, lo scorso 21 maggio. I patologi veterinari dell'Università locale avevano da subito escluso cause antropiche nella morte dell'animale. Solo dopo un mese di analisi è arrivata la verità.
"Una pietra simile a un calcolo renale, - hanno spiegato i veterinari, - che può avere un valore sproporzionato nell'industria della profumeria, ha avuto, come in questo caso, un esito letale per il povero cetaceo che la produce".