Gli animali simbolo dell'isola distruggono la flora della cima più alta: alcuni di quei 75 esemplari furono portati lì durante le riprese del film di Martone
Ultime ore di libertà per le 75 capre che pascolano sul monte Solaro, la cima più alta di Capri. Il Comune ha intenzione di trasferirle in un'azienda agricola, perché "stanno distruggendo la flora". Si parla di circa novecento tipi di piante che stanno finendo nello stomaco di questi esemplari, alcuni dei quali portati fin lassù durante le riprese del film di Mario Martone "Capri-Revolution" del 2018. La mano dell'uomo, dunque, avrebbe contribuito a mettere in pericolo l'equilibrio su quei 589 metri d'altitudine.
A dare la notizia del trasferimento forzato della capre selvatiche è La Repubblica. Gli animali, mentre si arrampicano lungo le pareti di roccia a picco sul mare, sono da sempre un'attrazione per turisti e studiosi, a tal punto che si collega il nome dell'isola proprio al latino "capreae".
Il reinserimento in natura di questa storica specie fu portato avanti negli Anni '80, dopo che un vasto incendio distrusse l'isola. Da ultimo, per esigenze di copione, un piccolo gregge fu portato sul monte Solaro per il film "Capri-Revolution". Ora la decisione dell'Amministrazione di ridurre il numero di quelle allo stato brado.