© Oasi ohana: i pelosi di Chiara / Facebook
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E' stata un'impresa catturare la cagnolina, che, alla vista dei soccorritori, si nascondeva nei cunicoli. Ore con il fiato sospeso, fino al lieto fine e all'ingresso nell'Oasi Ohana di Santa Margherita Belice in attesa di adozione
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Ha passato cinque giorni in ammollo in un pozzo pieno d'acqua, a quattro metri di profondità, una cagnolina di due mesi, a Montevago, nell'Agrigentino. E per cinque lunghissimi giorni i vigili del fuoco hanno tentato il tutto per tutto per salvarla. Ma la cucciola, ogni volta che i soccorritori si calavano per catturarla, si nascondeva nei cunicoli e non restava che lasciarle cibo per poterla alimentare. Alla fine, è stata tratta in salvo e trasferita nell'Oasi Ohana di Santa Margherita Belice (Agrigento) in attesa di adozione. E' stata ribattezzata Nina, in onore del suo salvatore, Antonino Bilello.
"Era finita in un pozzo di quattro metri e vi è rimasta per cinque lunghi giorni, perché i pompieri non riuscivano a tirarla fuori", racconta Chiara Calasanzio dell'Oasi Ohana di Santa Margherita Belice (Agrigento), dove ora si trova Nina in attesa di una casa. "C’erano dei piccoli cunicoli - aggiunge - e quando i soccorritori scendevano, si nascondeva".
"E' stata una lunga settimana piena di ansia e con il cuore in gola per lei - aggiunge Calasanzio a Tgcom24. - I vigili del fuoco non riuscivano a catturarla, purtroppo... allora un giovane del posto, Antonino, che si è preso a cuore la vicenda, ha mandato giù una pedana tagliata in modo da farla scivolare nel pozzo. Così quando la piccola è uscita dal cunicolo ed è salita lì per mangiare lui l'ha presa",
"Ora è stata sverminata e spulciata, - conclude Calasanzio, - non sembra aver riportato danni legati alla caduta. Non resta che cercare per Nina una splendida famiglia".