Il crostaceo, caduto da una bancarella del pesce, è stato recuperato e poi portato dai volontari dell'Enpa a Cattolica
Senza una chela ma comunque in salvo e, finalmente, tra le onde del mare. E' la storia di un granchio che doveva finire in pentola, bollito vivo per il pranzo di una famiglia di Monza, e che, invece, è tornato a casa, nel Mare Adriatico. Una sorta di racconto come quello del film d'animazione "Alla ricerca di Nemo". Il crostaceo, infatti, caduto dalla bancarella del pesce al mercato cittadino di San Fruttuoso, è stato recuperato da un operatore ecologico e consegnato all'Enpa di Monza e Brianza. I volontari dell'associazione hanno poi provveduto a farlo tuffare nelle acque di Cattolica (Rimini).
Tenuto in un acquario nel rifugio dell'Enpa e accertato che il granchio appartenesse a una specie autoctona, "la cosa più scontata era riportarlo nel suo ambiente naturale", si legge nel post pubblicato sulla pagina Facebook dell'associazione animalista accompagnato dalle foto che testimoniano la sua liberazione in mare.
"Il granchio - racconta uno dei volontari che ha provveduto a rimetterlo nel suo habitat - all'inizio è rimasto fermo, poi, appena sentita l'acqua, è corso verso gli scogli, sulla sabbia e si è piazzato vicino a un'alga. È stato un momento di grande felicità e commozione".