Quattrocento anni dopo la loro estinzione, questi uccelli sono tornati a migrare nei cieli dell'Europa, ma il lungo viaggio di Yazu, Fynn e Hans non è senza pericoli: specifici dispositivi elettronici trasmettono, a intervalli regolari, la loro posizione
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Una migrazione che può costare la vita. I tre ibis eremiti in volo dall'Austria alla Toscana a loro insaputa corrono grossi pericoli: Yazu, l'adulto, e Fynn e Hans, i due giovani, potrebbero interrompere irrimediabilmente il loro viaggio in caso di contatto umano o, peggio, potrebbero trovare sulla loro strada i fucili dei bracconieri. Per questo Waldrapp, l'associazione che si occupa del ripopolamento di questa specie, che è tornata a solcare i cieli europei 400 anni dopo la sua estinzione, monitora costantemente la loro posizione grazie a dei dispositivi elettronici.
Così sappiamo che i tre esemplari (numero di riconoscimento 020 per Yazu; 101 per Fynn e 112 per Hans), tra gli unici 18 ibis attualmente migranti del pianeta, hanno percorso in meno di due giorni circa 200 chilometri, partendo da Zillertal e arrivando fino a Trento, da dove ripartiranno per raggiungere la Toscana, loro storica terra di svernamento.
In caso di avvistamento - è l'appello che gira sui social network - viene consigliato di non avvicinare per nessun motivo gli uccelli ma di telefonare allo 00436602893555.