© Associazione per Villa Pamphilj
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E' rimasta un giorno senza vita al centro del Lago del Giglio, nell'attesa che le autorità preposte potessero recuperare la carcassa per le analisi di rito, fino all'intervento in tutta sicurezza dei vigili del fuoco. Villa Pamphilj, a Roma, piange il cigno Orietta e si blinda per l'allarme aviaria. Il decesso di Orietta, infatti, arriva a pochi giorni dalla morte di Ines l'oca e dell'altro cigno, Giulietta; così il sospetto che il virus dei volatili, pericoloso anche per l'uomo, possa essere arrivato fin nel cuore verde della Capitale da Ostia, attraverso le migrazioni, si fa fondato. A darne notizia per prima l'Associazione per Villa Pamphilj, che ha documentato sulla sua pagina Facebook la rimozione dell'animale. "Un operatore incaricato ha indossato una tuta protettiva da sostanze nucleari, biologiche, chimiche e radiologiche nonché un'apposita maschera con filtro - si legge nel post - e dopo il recupero, sia lui che il canotto che ogni altro oggetto venuto a contatto con la cigna sono stati sterilizzati con un nebulizzatore".
"Il corpo di Orietta, sigillato in un sacco, - continua la cronaca del recupero - è stato preso in consegna da un medico della Asl veterinaria e sarà sottoposto ad attente analisi di cui ci verrà, al più presto, comunicato l'esito". Nell'attesa, la Polizia Roma Capitale ha transennato l'intero perimetro del Lago del Giglio con la scritta "Non oltrepassare".